DOV'È NATA LA RONDA?

LA NOSTRA STORIA

A metà degli anni '10 nella scena ciclistica italiana si affermò il ciclismo dal basso: eventi giovani e per l'epoca innovativi che scardinavano l'omologazione ciclistica di quel tempo. Celebre in particolare fu il Trittico formato da Martesana Van Vlaanderen, Coppa Asteria e Muretti Madness.

L'idea di quella che sarebbe poi diventata LA RONDA vede la luce proprio in questi anni, influenzata ovviamente dal ciclismo dal basso e concretizzata dopo illuminanti esperienze tra il pavè e i muri del nord Europa.

LA RONDA nasce quindi ufficialmente nel 2018, a completamento di un riuscito progetto di crowdfounding promosso l'anno precedente da Stefano De Marchi e al quale aderirono oltre duecento sostenitori.

Si presenta come un evento ciclistico ispirato alle Classiche del Nord (ma a mille chilometri dal Belgio) tributando particolare omaggio al Giro delle Fiandre; trova subito casa a Conegliano, nel cuore delle colline ribattezzate "Fiandre Trevigiane" di cui ne scopre e valorizza brevi salite (i "muri") e settori di strade bianche, e grazie al suo anticonformismo cattura subito l'attenzione del mondo del pedale locale.

Partenza libera e niente cronometri, un percorso incredibilmente coinvolgente su strade aperte al traffico ma lontane dal traffico, spirito ribelle e budget ridotto all'osso, il tutto unito a una visione moderna, per l'epoca rivoluzionaria, e votata al divertimento. Caratteristiche queste che le permettono di crescere costantemente anno dopo anno: il sold-out della prima edizione (500 partecipanti) si ripete l'anno successivo (a 800), e si sarebbe ripetuto anche nel 2020 - mentre veleggiava verso i 1000 iscritti - se solo il Covid non avesse sconquassato il mondo.

Il 2021 è un anno particolare, con gli strascichi della pandemia ad obbligare ad una edizione più dimessa e contenuta, forzatamente limitata a "soli" 800 partecipanti.

Nel 2022 la svolta: LA RONDA è ormai riconosciuta come un immancabile evento primaverile al punto da farla identificare con l'appellativo di "Classica del Nord[est]". Raggiunge numeri inaspettati e decide di affidarsi negli anni a venire a collaboratori dotati della necessaria esperienza organizzativa. Lo spirito povero e ignorante degli albori va inevitabilmente a calare, a fronte però di maggiori opportunità.

Dopo un triennio stabile la collaborazione si conclude purtroppo in vista della stagione 2025, anno in cui LA RONDA si prende quindi il classico anno sabbatico: una pausa utile per ricaricare le energie e analizzare quanto fatto nel corso della sua storia, per ricordare da dove (e soprattutto per che motivo) tutto è partito, per capire se la strada intrapresa è quella giusta o sia necessario un qualche tipo di cambiamento.

Perché LA RONDA è nata sette/otto anni fa prima di tutto per ispirare vecchie e nuove generazioni di pedalatori verso il ciclismo del domani.

E se le idee e le intuizioni che l'hanno resa celebre vengono fatte proprie da altri, se da tutto questo sono nate o nasceranno nuove occasioni per andare in bicicletta, allora non possiamo che giorie: significa che lo scopo per la quale è nata LA RONDA è stato ormai pienamente raggiunto.